Mi definiscono una persona precisa e scrupolosa, ma anche vivace ed ironica. Nelle mie lezioni trovi esattamente questo: attenzione chirurgica sui corpi che si muovono e sorrisi per alleggerire, perché lo yoga è una cosa serissima, ma mai seriosa.
Amo tutto ciò che trasforma la fatica in forza: la montagna, la corsa, la mia bambina. Ho sempre un viaggio in mente, perché ho costantemente bisogno di avere una porta aperta su qualcosa di nuovo.
Ho iniziato dal corpo fisico - nella pratica e nello studio, con l’acroyoga prima ancora dello yoga, con l’anatomia e la biomeccanica - per poi imparare a conoscere il corpo sottile: il respiro, la concentrazione, la meditazione, lo studio della storia e la filosofia dello yoga.
Incapace di scegliere per paura di rinunciare a troppe strade, ho seguito insegnanti provenienti da diversi stili e percorsi, arrivando gradualmente a costruire il mio stile: nella pratica e nell’insegnamento cerco la fluidità del movimento, senza mai rinunciare alla precisione; punto ad una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza del corpo, in un'instancabile esplorazione curiosa.